The next generation

Mia



Per fortuna era una bella giornata di sole, niente nuvole, il cielo era limpido. Per quanto fosse difficile ammetterlo, Mia sentiva già la mancanza dei suoi genitori, soprattutto di suo padre, e non aveva nessuna voglia di rientrare ad Hogwarts, quella scuola che infondo non le era mai piaciuta tanto. Beubatonx, almeno, essendo piena zeppa di ragazze, le aveva dato l'opportunità di avere qualche amica, ma lì... sapeva benissimo cosa l'aspettava: ronde di ragazzi che le chiedevano di uscire, ai quali avrebbe risposto sempre e comunque di no. C'era una certa soddisfazione nel farlo, doveva ammetterlo, ma dopo un po' ci si annoiava. Sbuffò appena, sollevando una ciocca di capelli scuri dalla fronte e si mise a tirare il suo baule fino al castello. Pesava, non c'era nulla da dire.

non poteva crederci, quella mattina era passato davanti alla professoressa in tutta calma e lei l'aveva mandato a prendere un ragazza all'entrata "devi portarle i bauli tu sei messo bene a muscoli fai qualcosa di utile" e ora si avviava a passo lento con le mani nelle tasche dei jeans e con il cappuccio della felpa alzato verso il luogo indicatogli. la ragazza si sarebbe distinta ovunque con un baule grande quanto ad una casa, evidentemente si era portata dietro l'intero dormitorio della scuola francese. era indeciso se ridere o no
ciao
disse sorridendo
mi hanno...mandato ad aiutarti con il baule
il termine esatto era "costretto" allungò la mano calda
piacere jacob
era carina certo ma serpeverde proprio non era il suo tipo

Mia



il baule era davvero enorme, forse avrebbe dovuto lasciare qualcosa a casa, ma la sua passione per i vestiti era assolutamente irresistibile. Adesso, in quella divisa nuova fiammante, nera, con i profili verde smeraldo della sua casa di appartenenza, si sentiva leggermente a disagio. Stava pensando di strapparsi il mantello di dosso e di proseguire in camicia e cravatta fino a scuola, quando notò un ragazzo che le andava incontro. Inarcò un sopracciglio quando vide si tratteneva dal ridere e fece per passare oltre, ma poi sentì che parlava con lei. Si voltò a guardarlo, scettica. In effetti era un ragazzo abbastanza muscoloso, non avrebbe avuto problemi con le valigie. Ed era anche molto cari...
Serpeverde rispose, semplicemente quando si presentò, senza prendere la sua mano, con un sorrisetto. Ce la faccio da sola, per chi mi hanno presa? borbottò, cercando di evitare il suo sguardo. Eppure quel tipo sembrava così gentile...

abbassò la mano scettico
sai mi ero accorto che sei una serpe
ecco era ufficiale lei non era per niente il suo tipo!
ma visto che mi hanno mandato qui contro la mia volontà
aggiunse prendendole la valigia, avrebbe giurato che quando la sua mano calda aveva toccato quella fredda della ragazza una scossa gli aveva intorpidito le dita ma fece finta di niente
sono costretto a portarti la valigia
e alzò quella montagna come se niente fosse

Mia



se quel tipo fosse stato suo fratello JJ, alla battuta
:Sai mi ero accorto che eri una Serpe gli avrebbe fatto la linguaccia e avrebbe incrociato le braccia sul petto come una bambina, ma non lo fece, per puro spirito di contraddizione. Oppose un altro po' di resistenza quando il ragazzo allungò la mano per prendere la sua valigia, perchè con la sua testa dura sarebbe stata capace di portarla da sola fino al dormitorio di Serpeverde, ma alla fine si arrese e si lasciò aiutare. Nonostante avesse ancora una certa diffidenza nei confronti di Jacob, si stupì un sacco quando lui sfiorò la sua pelle con le sue dita calde, bollenti, ma riuscì a far passare l'espressione sorpresa come causata da un altro motivo:
Caspita, sei forte.commentò, soltanto, mentre lui sollevava il baule come se fosse una piuma. Abbassando lo sguardo sulle sue esili braccia e sulle mani piccole e bianche, Mia lo guardò strano e prese a camminare accanto a lui, in silenzio.

wow un complimento non pensavo saresti mai arriva a tanto
disse ironico iniziando a camminare, era faticoso portare quella assurda strapiena valigia ma almeno era piacevole?
dimmi una cosa che ti sei portata dietro? mattoni?
ridacchiò immaginandosi già una quantita immensa di vestiti, cosmetici e prodotti per la cura del viso e i capelli

Mia



continuò a seguire il ragazzo senza fiatare, ma poi, sentendo la sua domanda, quasi suo malgrado, si sciolse in un sorriso.
Ma no, non era un complimento, ma una semplice osservazione... ti sei già montato la testa.mormorò, ma stava scherzando. Era uno dei radi momenti in cui sorrideva veramente e si sorprese moltissimo: era riuscita a farlo per una battuta così innocente, e soprattutto... con un perfetto sconosciuto! A proposito... mi chiamo Mia. E dentro quella valigia c'è il Dissennatore che ho steso a pugni poco fa e che mio fratello appenderà nella sua collezione di trofei in Sala comune.disse con l'aria da dura, sospirando subito dopo come se avesse davver compiuto una grande impresa del genere. Sconfiggere un Dissennatore. Lei che odiava il freddo. Buahhaha Mia, questa l'hai detta proprio grossa.

sei piena di sorprese
scoppiò a ridere, almeno quella musona di una ragazza iniziava a sorridere!
piacere io, come ho già detto, sono Jacob
sorrise
ah e "Grifondoro"
disse imitando il tono di voce che aveva usato lei prima per ribadire la sua Casa di appartenenza.

Mia



annuì, continuando a sorridere.
Oh, non sai quanto...precisò, quando lui parlò delle sue sorprese nascoste. Era vero, non era esattamente una tipa semplice, non era per niente gelida come sembrava, ma non era neppure uno zuccherino: questo Jacob sembrava averlo capito al volo. Sembrava un tipo fin troppo sveglio. Quando lui le disse la sua casa di appartenenza alzò le spalle. Se quel ragazzo credeva di spaventarla o di innescare una reazione di repulsione nei confronti di un Grifo solo perchè lei era una Serpeverde... si sbagliava.
Ah, non preoccuparti... anche se hai i profili della divisa rosso e oro non farai la fine del Dissennatore... odio questo genere di pregiudizio: mio padre è un Tassorosso.disse, tranquillamente, continuando a camminare.

anche mia madre era un tassorosso
disse tranquillamente pensando all'assurdita se i loro genitori si conosceano da giovani....magari erano amici
eh comuque non ho paura di fare la fine del dissennatore
disse sicuro di se
non avresti scampo con me
sorrise malizioso provocandola

Mia



inarcò appena un sopracciglio, riassumento la solita espressione un po' antipatica di chi guarda gli altri con diffidenza.
Ah, bene... se ne sei convinto... mormorò, scettica. Poi gli rivolse un sorrisetto, stavolta sarcastico. Punto sul Dissennatore. Vuoi provare? ironizzò, alzando i piccoli pugni davanti al viso come se fosse pronta a sferrare per prima un attacco. Non aveva speranze,era vero, ma dopo quel tono malizioso...

la guardò alzando un sopracciglio
vuoi farti male?
ridacchiò continuando a camminare ignorandola, voleva davvero picchiarlo? assurdo l'avrebbe stesa in un decimo di secondo se solo avrebbe voluto.... e lui staranamente sentiva che non l'avrebbe mai fatta soffrire....

Mia



lei sbuffò e ritirò i pugni, infilandoli nelle tasche del Mantello e borbottando qualcosa tra sè. Meglio non rischiare, se si fosse battuta con Jacob sarebbe finita davvero male per lei e non voleva fare la fine del finto Dissannatore... era totalmente assurdo, eppure sarebbe stato divertente. Poi sogghignò, guardando il ragazzo con aria da sapientona.
Oh, avanti... con quella faccia da bravo ragazzo che ti ritrovi... non alzeresti un dito su una povera fanciulla come me! e sbattè le palpebre come se volesse incantarlo con i suoi occhi azzurri. ( Mossa moooolto da Jake xD) Poi sorrise. Peccato che io non sia una principessina... l'hai voluta tu! e gli saltò addosso, come da copione, facendogli cadere le valigie di mano con un tonfo.

rimase talmente sorpreso quando si ritrovo sotto la ragazza che restò immobile per un paio di secondi per poi sogghignare
l'hai voluta tu
con una spinta di muscoli ribaltò la situazione, ora era lei a stare sotto
salve principessina
scoppiò a ridere dandole un bacio a stampo innocente
stavi dicendo?

Mia



Ecco pensò, mentre Jacob la guardava sorpreso sotto di lei. perfetto, Mia... ora si che siamo nella merd...
AAAAAAAAAH! ringhiò, quando fu sbalzata da una mossa del ragazzo davvero troppo muscoloso per lei e si ritrovò sotto di lui, con quell'odiosa faccia compiaciuta a sorriderle. Poi la baciò a stampo, aveva le labbra troppo morbide, troppo innocenti. Piacevolmente calde...
Mah, niente, dicevo soltanto... farfugliò con aria innocente. Mia si rimproverò, diventando immediatamente color pomodoro.
MA CHE ACCIDENTI FAI???? strillò, dandogli uno spintone per farlo rotolare di lato.